Sono sempre belli, gli arrivi. Spezzoni di vita dell’umanità
tutt'intorno. Nell'attesa, aldilà della porta che si apre e si chiude, è come osservare un film con i protagonisti in
carne, ossa, emozione. Le persone si rincorrono con lo sguardo, ogni volta
sembra che la fila di persone non finisca mai e che chi aspetti non arrivi
più. Forse l’orario è sbagliato o forse non è vero che deve arrivare, è
stato tutto un sogno. E allora si osserva, ci si agita, non si sta più nella
pelle e si è sempre lì lì per sobbalzare ogni volta che la porta scorrevole
trasparente si apre, perché non è che si capisca bene chi sta arrivando e
allora ogni volta si spera per l’impazienza. E quando finalmente si trovano gli
occhi tanto cercati, ci sono sorrisi di gioia pura, incontenibili, straripanti
dagli angoli delle bocche, perché la felicità non si riesce a trattenere
nemmeno nel più composto degli abiti, quando è reale. Poi ci sono abbracci e
baci che sembrano non voler finire mai per la paura di doversi di nuovo
salutare. Come nelle vecchie cartoline in bianco e nero, di quelle che vorresti
tenere nel tuo diario per sempre. E ci si racconta, sembra di non vedersi da
secoli, e a volte è davvero così. Ognuno ha la sua storia e gliela si legge sul
viso, se si guarda bene. C’è proprio tutto un mondo, agli arrivi.
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Narratore says:
Sai, non mi è ancora capitato di dover veder partire qualcuno o aspettarne il ritorno, fortunatamente. Ma leggendo le tue righe sento di aver compreso quanto possa essere straziante e delicato al tempo stesso.
Bellissime parole. ;)
3 maggio 2013 alle ore 05:54
Alice says:
Grazie Paolo...è sempre bello se arriva quello che si cerca di trasmettere. :) Ci leggiamo presto! ;)
4 maggio 2013 alle ore 11:48