lunedì 27 maggio 2013

È da lì, che si riparte

Posted in da Alice | Edit


Eccoli, sono davanti a te. Occhi che a tratti si perdono in un viaggio al contrario, lontano, nella ricerca di un qualcosa di puro a cui aggrapparsi in mezzo ad un’umanità che rigetta sempre più a fondo. Ogni volta più giù. Sogni dilaniati di un’infanzia rimasta in sospeso nell'inesistente abbraccio di volti senza nome. Dipendenza, violenza, abbandono. In uno sguardo appena accennato, in un sorriso sincero e timido, sorpreso, di chi si stupisce di riuscire ancora a ridere. Di chi non conosce la sicurezza di una casa e voci amiche e calore e baci che ti aspettano. Così solo. Così sperduto in un mondo troppo grande e troppo vuoto. Come un rifiuto che galleggia si trascina in giorni senza speranza. L’amore cos'è? Quanto costano cinque minuti di parole? Si pagherebbero anche più di una dose, ma sono merce rara e non si trovano da chi viaggia nell'orbita di se stesso. Viso triste di una dolcezza nascosta da qualche parte, lì dove il cuore batte e sa ancora di buono, per un vissuto che sembra valere dieci vite e ancora non basta. È lì, che resiste e combatte la voglia di vivere, contro ogni indifferenza, contro le brutture di un’esistenza. 
È da lì, che si riparte.

giovedì 2 maggio 2013

Arrivi

Posted in da Alice | Edit


Sono sempre belli, gli arrivi. Spezzoni di vita dell’umanità tutt'intorno. Nell'attesa, aldilà della porta che si apre e si chiude,  è come osservare un film con i protagonisti in carne, ossa, emozione. Le persone si rincorrono con lo sguardo, ogni volta sembra che la fila di persone non finisca mai e che chi aspetti non arrivi più. Forse l’orario è sbagliato o forse non è vero che deve arrivare, è stato tutto un sogno. E allora si osserva, ci si agita, non si sta più nella pelle e si è sempre lì lì per sobbalzare ogni volta che la porta scorrevole trasparente si apre, perché non è che si capisca bene chi sta arrivando e allora ogni volta si spera per l’impazienza. E quando finalmente si trovano gli occhi tanto cercati, ci sono sorrisi di gioia pura, incontenibili, straripanti dagli angoli delle bocche, perché la felicità non si riesce a trattenere nemmeno nel più composto degli abiti, quando è reale. Poi ci sono abbracci e baci che sembrano non voler finire mai per la paura di doversi di nuovo salutare. Come nelle vecchie cartoline in bianco e nero, di quelle che vorresti tenere nel tuo diario per sempre. E ci si racconta, sembra di non vedersi da secoli, e a volte è davvero così. Ognuno ha la sua storia e gliela si legge sul viso, se si guarda bene. C’è proprio tutto un mondo, agli arrivi. 

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