Due titoli hanno subito catturato la mia attenzione:
Gran bella cosa è vivere, miei cari e I sogni perduti delle sorelle Brontë. Ovviamente li ho comprati!
Gran bella cosa è vivere, miei cari e I sogni perduti delle sorelle Brontë. Ovviamente li ho comprati!
Il primo libro è di un autore turco che mi piace molto, Nazim Hikmet, delle cui poesie d’amore ho anche una splendida edizione arricchita dalle fotografie di Robert Doisneau. Di questo poeta però parlerò più avanti.
Il mio altro acquisto è stato scritto da Syrie James ed è un romanzo che parla della vita delle tre sorelle Brontë: Anne, Emily e Charlotte (autrici rispettivamente di Agnes Grey, Cime tempestose e Jane Eyre, oltre ad altri scritti), attraverso gli occhi e la penna di quest’ultima.
Syrie James è un’autrice californiana contemporanea che ha voluto rendere omaggio a queste tre donne vissute nella prima metà dell’Ottocento, figlie di un reverendo di una piccola parrocchia nella brughiera dello Yorkshire e rimaste orfane di madre fin da piccole.
Il libro ripercorre la storia della loro famiglia attraverso il racconto diaristico di Charlotte, figura femminile indipendente, dotata di grande spirito e forza nonostante i tragici eventi che scuotono la sua vita e la società fortemente maschilista in cui vive, che prevede una donna dedita al ruolo di figlia, moglie e madre, impegnata nei lavori domestici, in cucina e poche altre attività considerate appannaggio del cosiddetto “sesso debole”. Charlotte in particolare, pur non andando contro l’etichetta sociale in maniera violenta, riesce a vivere seguendo le sue aspirazioni, manifestando con coraggio il suo pensiero e trascinando anche le sorelle in un’avventura editoriale che mai avrebbero osato pensare (e sperare!).
Leggere questo libro mi ha fatto tornare indietro nel tempo a quando avevo 14 anni e venivo rapita dalle pagine dei romanzi delle tre sorelle, in particolare dalle trame di Cime tempestose e dalle vicissitudini di Jane Eyre, non riuscendo a staccarmi dalla lettura e sentendomi catapultata in un’altra epoca, immersa completamente in quelle storie. Una lettura scorrevole, più di 500 pagine intime e preziose, ambientate perlopiù nei suggestivi panorami della brughiera inglese, che rivelano la grande personalità di questa scrittrice passata indagandone gli aspetti poco conosciuti e riproponendone lo stile narrativo per riportarne un ritratto fedele seppur romanzato, e che recano in sé, anche nel dramma, un messaggio importante: con la pazienza, la costanza e la volontà si può arrivare molto lontano.
Un invito a non mollare, soprattutto per chi ama scrivere.
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